Sony A7 & Sigma DP0 a -15° (1° parte)
- Paco68
- 8 gen 2017
- Tempo di lettura: 3 min
Sono appena tornato da un viaggio di 4gg dove il freddo l'ha fatta da padrone.
Difatto a livello fotografico non era nulla di impegnativo, una semplice visita ad una città europea e quindi ho deciso di portare con me dell'attrezzatura leggera, Sony A7 con 3 piccoli obbiettivi, FE 35/2,8 + Voight 15mm + Leica 90/4.
Insieme al trittico, ci ho aggiunto la oramai immancabile Sigma DP0.
Il tutto sta in una borsa da mettere agevolmente a tracolla con un peso intorno ai 2kg.
Quello che non mi aspettavo però, erano le temperature così rigide, a sera si sfioravano i -20° e di giorno, a parte il primo dove ha nevicato molto, appena si è rasserenato, la colonnina del termometro ha veleggiato intorno ai -15°
La sigma è un blocco unico di metallo, tropicalizzato e quindi non mi preoccupava molto, mentre sulla A7 nutrivo qualche dubbio. Non era un problema di resistenza alle intemperie, perchè il tempo era bello, era un problema di poter funzionare a quelle temperature, stando fuori tutto il giorno, speravo che la fotocamera non si bloccasse e le le batterie non andassero a zero.
Ebbene, in questa prima parte mi concentrerò proprio sull'utilizzo della Sony A7, lascio la Sigma per la seconda parte.
Devo ammettere che sono rimasto favorevolmente colpito dalla resistenza, la fotocamera non ha battuto ciglio, ha sempre lavorato senza tentennare, anche durante i numerosi cambi di obbiettivo, dopo 7-8 ore a -15°, ha continuato a funzionare ed ha coperto l'utilizzo di un'intera giornata con una sola batteria.
Ho anche favorevolmente rivalutato due ottiche in particolare, il 35 FE ed il Voight 15mm.
Il 35mm ha una risolvenza eccezionale ed accoppiato al sensore della A7 sforna veramente file di ottimo livello, a patto di sviluppare i RAW rigorosamente con Capture One.
Qui potete trovare lo scatto in full res.
https://www.dropbox.com/s/wchurnjirgxexqa/DSC09810.jpg?dl=0
Qui, altri scatti.
Ho notato che la A7, al contrario della sigma, è molto meno sensibile ai colori, per poterli risaltare, bisogna forzarli in PP, soprattutto andando a lavorare selettivamente sui vari colori, soprattutto è un problema che si pone sulle sfumature colore delle nuvole al tramonto.
Uno degli orari che mi piace di più per fotografare le città, è il crepuscolo, quando il sole è già calato ma non è totalmente buio e le luminarie iniziano a risplendere per strada.
Purtroppo però, in questi casi, si evidenzia il problema dei "blob" nei punti luminosi, in questo scatto lo vedete chiaramente sulla luce dei lampioni.
L'altra piacevole sorpresa del viaggio, è stato il Voightlander 15mm.... forse perchè si trovava nella sua terra natia ;-)
Nitidezza buonissima su quasi tutto il frame, con una piccolissima eccezione ai bordi estremi, dove presenta un po' di aberrazione cromatica.
Questo è l'interno di una chiesa, ovviamente ripresa col cavalletto da terra, mi è tornato comodo il monitor tiltabile della A7
Guardatelo qui in Full res. ovviamente sviluppato con Capture One... c'è da precisare che a me non piace molto la nitidezza "secca", preferisco una resa del dettaglio "rotonda", senza forzature e se ci si mantiene su questo tipo di resa, il piccolo grandangolo Voight, svolge egregiamente il suo lavoro.
https://www.dropbox.com/s/hezwa08fdi9nvj2/DSC09838.jpg?dl=0
La A7 torna utile anche quando il cavalletto non si può usare e quindi serve alzare gli iso (in questo caso 400iso) per poter scattare in tempi di sicurezza, c'è da considerare che il Voight ha un T-stop basso e quindi, richiede sempre tempi di esposizione un po' più lunghi.
Anche quando la luce scarseggia e bisogna arrivare a 1600iso, la A7 riesce a fornire buone immagini, anche se sul mercato, esistono fotocamere FF con una resa superiore agli alti iso (una di queste è la 6D).
Ma la A7 si esalta quando serve stirare il file e questa sua caratteristica mi torna utile quando devo riprendere scene con luce difficile da lavorare in differenti aree della scena, con diversi microcontrasti e differenti temperature di luce.
In questo scatto sono riuscito a lavorare separatamente la grande luminosità del cielo, con i toni medi dei palazzi e le piccole luci delle luminarie della strada che squarciavano l'oscurità che era già calata nelle vie.
Questo è un tipo di luce che mi piace molto ed è un tipo di scena che mi piace lavorare in PP per poter estrarre il massimo dalla scena, come una sorta di pittore.
Il sensore della A7 permette questo tipo di lavorazione senza degradare troppo la qualità.
La grande dinamica del sensore, permette scatti in controluce con sole nel frame, sfidando le ombre delle vie ed i forti contrasti.
Il problema è che il Voight 15mm non tiene bene il flare e presenta quasi sempre riflessi parassiti quando il sole è nel frame.
Finisco con la immancabile lunga esposizione, tecnica che utilizzo spesso.
Ma in questo viaggio c'era con me anche la Sigma DP0, racconterò l'esperienza d'uso nella seconda parte.
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