Una digitale che "puzza" di analogico
- Paco68
- 27 nov 2016
- Tempo di lettura: 3 min
Molti di voi sanno che possiedo questa fotocamera oramai da 3 anni (Mamiya ZD).
Che senso ha nel 2016, usare una fotocamera digitale con un range iso da 50 a 400, con un monitor semplicemente inutilizzabile, valido solo per visionare l'istogramma e con una lentezza operativa snervante, per visualizzare lo scatto, servono c.ca 5 secondi?
La fotocamera è stata prodotta nel 2004 e non è più in produzione dal 2010.
E' grande come una serie 5 della Canon (solo un po' più "cicciotta") e pesa come una serie 1.
Eccola... temo proprio di essere l'unico in italia a possederla e sembra veramente un controsenso averla oggigiorno.

Possiedo 6 lenti Mamiya 645, tutte Autofocus, tranne quella che vedete, che è manual focus.
Il Mamiya Sekor 80/1,9 N (versione rara), è una lente di c.ca 40 anni fa, totalmente manuale, si usa in stop down.
Possiede il particolare primato di essere la lente più luminosa sul mercato per il medio formato, supera di poco lo splendido Contax 80 F2.
Ebbene, quei diavoli di ingegneri giapponesi, quando hanno progettato agli inizi degli anni 2000 la Mamiya ZD, hanno pensato che le nuove digitali, progettate per gli AF, non avessero lo stigmometro con immagine spezzata nel mirino e quindi, se qualcuno avesse voluto usare le lenti Mamiya della vecchia guardia, avrebbero avuto problemi nella messa a fuoco.... ed allora, hanno creato questo utilissimo optional (che posseggo).

Si monta in 5 secondi al posto del normale oculare, si ribalta completamente (ora lo vedete ribaltato solo di 90°) per lasciare spazio di guardare nell'oculare normale, ma una volta posto davanti al mirino, ne ingrandisce l'immagine di 3 volte (x3) e risulta particolarmente agevole per la MAF manuale, soprattutto quando è delicata come sul mamiya 80/1,9.
Oggi me la sono portata dietro per una gita sul lago di Como e francamente ci sarebbe stato di molto meglio.... ho un set canon FF da utilizzare... invece no... ho portato questa.... pesante, lenta e manuale...
Perchè lo faccio? Perchè questa fotocamera "puzza" di analogico, di pellicola... nonostante sia una digitale, la sua resa mi ricorda tantissimo la pellicola e le sue immagini non sanno di elettrico, come molte digitali moderne.
Forse sarà colpa di PP sempre troppo spregiuticate, ma per chi amava la resa della vecchia pellicola, senza sofismi moderni... questo sensorone vecchio, obsoleto e ridicolo nel 2016... lascia sempre la sua impronta, come un buon Barolo degli anni 70...
Se poi accoppiamo questa antica fotocamera di 12 anni fa ad una lente di 40 anni fa.... ecco che cosa esce, quando fai uno scatto estemporaneo ad F1,9 mentre passeggi sul lungolago.
Era l'imbrunire e la luce iniziava a scarseggiare, il sensore è un vecchio Dalsa 48x36mm (il doppio di una FF) e la sua sensibilità nominale è sempre stata 25iso.
Per l'utilizzo su una fotocamera un po' più "d'azione" rispetto alle normali medio formato + dorso, hanno deciso di portare la sensibilità nativa a 50iso, quindi lavora già amplificato di 1 stop.
Nonostante l'apertura così ampia, ho dovuto settare 100iso... quindi la fotocamera lavorava amplificando 4 volte la luce che il sensore a livello nativo riceveva, calcoliamo pure che il sensore è un CCD e che quindi malsopporta gli alti iso.
Morale, questa fotocamera a 100iso è come una fotocamera moderna a 1600-3200iso....
A me la "pasta" di questa immagine piace da impazzire, i colori non "urlano", sono pastosi e delicati, come le vecchie pellicole da ritratto.
Non ci sono ammiccamenti a effetti moderni, la resa è semplice e lascia molto spazio a poterla reinterpretare.
Il vecchio Mamiya 80/19, usato a tutta apertura mostra molti limiti come risolvenza e un po' di AC, è un po' come usare il Canon 50L a TA.
Ma guardate, nonostante lavori a TA, come restituisca un dettaglio naturalissimo e cmq sorprendente per una lente di 40 anni ed una fotocamera di 12 anni fa (ricordiamoci che allora c'erano le Nikon D70 e le Canon 300D).
Crop sulla zona a fuoco
Il crop è leggermente compresso per questioni di spazio.
Io amo questa fotocamera e credo che per chi ama le rese analogiche di una volta, possa trovare in questo modello, una valida compagna di fotografia.
Se poi il vecchio Mamiya 80/1,9 lo si chiude ad F11 e si "tirano" delle lunghe esposizioni di 15" (che per il povero CCD sono tante), ecco cosa esce....
Ma oggi, senza 200k iso, 14fps e apertura ombre di 5 stop... si fa fatica a fotografare e per i vecchi dinosauri come la ZD, la vita diventa sempre più dura....
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